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Il genere è composto da 16 specie suddivise, in eguale numero, nei due sottogeneri Freesia e Viridibractea, quest’ultimo è diviso nelle sezioni Alatae e Viridibractea. Il maggior numero di specie è spontaneo nelle zone costiere meridionali ed orientali del Sud Africa, solo 1 nella zona occidentale del Capo, mentre F. grandiflora è distribuita attraverso l’Africa subtropicale e tropicale orientale e F. laxa dal Sud Africa orientale meridionale al Sudan meridionale. I due sottogeneri differiscono nettamente nella composizione del profilo di sostanze aromatiche che determinano la profumazione dei fiori. La fresia è una geofita decidua, con un ciclo annuale termoperiodico, con cormi sotterranei rimpiazzati annualmente, derivati dall’ingrossamento degli internodi basali dello stelo fiorale, di forma conica e tondeggianti alla base, avvolti in tuniche di colore chiaro formate da fibre fini o grossolane; con lo stelo cilindrico, eretto o decombente, ramificato, glabro o pubescente; con le foglie in numero di 4-14, in maggior parte basali, disposte in ventagli, da erette a prostrate, piatte, linear-lanceolate od oblungo-lanceolate, ad apice ottuso o acuto; infiorescenza a spiga, inclinata od orizzontale, formata fino da 14 fiori con alla base brattee verdi e spesse oppure pallide e membranacee..... (continua)