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Nerium oleander: assortimento
La denominazione del genere risale a Linneo che nel 1737 ha cambiato il precedente Nerion nell'attuale Nerium. L'areale di origine è molto esteso, i due centri genetici principali ( Spagna e Himalaja ) sono distanti più di 6000 km. Quello occidentale è centrato attorno al Mediterraneo, con estensione a tutto il Nord Africa, dalle montagne del Marocco, al Nord Niger, al Mar Rosso, al Medio Oriente, all'Oman, alle coste del Golfo Persico. Il limite settentrionale è dettato dalla temperatura minima invernale di -7°C. L'altro centro si estende dall'Afghanistan, al Pakistan, all'India, alla Cina. Precedentemente il genere veniva diviso in 2-3 specie, attualmente considerate sottospecie di N. oleander come N. o. ssp. indicum che comprende le desuete specie “odorum” e “grandiflorum”, originarie dell'Asia centrale, indiana, cinese, indocinese, con foglie grandi, un periodo di fioritura più lungo, fiori rosa scuro o rossi e profumati, con filamenti della corona più lunghi e meno suddivisi, con minore resistenza al freddo; la sottospecie oleander di origine mediterranea, a fiori rosa e quella mascatense delle montagne dell'Oman, a fiori rosa con gola chiara. L'oleandro vegeta in terreni sabbiosi o ricchi di scheletro, dove puo' approfondire il suo vigoroso ed esteso apparato radicale, ma sempre ricchi di umidità in profondità come i letti di fiumi e torrenti; possiede sia adattamenti xeromorfici, come le camere stomatiche ricche di peluria, per sopportare siccità periodiche come quelle tipiche degli wadi dei deserti asiatici, che steli flessibili per superare indenne le piene tumultuose dei fiumi delle pendici dell'Himalaja. Questa pianta prospera a livello del mare, ma si spinge oltre i 2500 m di altitudine degli areali delle montagne dell'Atlante e di quelle del Kaschmir, variando, in base all'ostilità dell'ambiente, la dimensione della chioma