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Il genere comprende circa 300 specie originarie di Europa, Asia, Africa ed una sola dell’America. Dianthus barbatus, è originaria delle zone montane dell’Europa meridionale, dai Pirenei fino ai Carpazi, ai Balcani, alla Russia meridionale ed alla Siberia; si comporta come una pianta biennale o perenne a corta vita, resistente alle basse temperature, richiede un periodo di vernalizzazione per fiorire; forma una grossa rosetta da cui derivano steli alti 30-60 cm, rotondi ed inspessiti ai nodi, eretti o assurgenti e che portano un’ infiorescenza terminale a cima corimbiforme; le foglie sono opposte, allungato-lanceolate, appuntite, di colore verde o verde glauco, lunghe 3-12 cm e larghe 0,5-2, con la nervatura centrale prominente, con ciglia grossolane; i fiori hanno un diametro di 0,6-1,5 cm, con i petali di colore rosso violaceo con lineature e maculature bianche e rosse alla base, a margine dentato e gola tomentosa. Introdotto in coltivazione nel 1573. Dianthus chinensis, pianta biennale originaria di Cina, Corea e Mongolia, alta 15-50 cm, glabra; steli eretti con internodi più corti del lembo fogliare, quelli fertili ramificati dicotomicamente nella parte distale; foglie alterne, lineari o lanceolate, acute, con un corto picciolo e finemente cigliate, lunghe 2-7 cm e larghe raramente più di 0,6 cm; fiori apicali e solitari, con un diametro di 1,2-2,4 cm, profumati, di colore rosa lilla o rosso o bianchi maculati di porpora, leggermente o profondamente dentati.
(..Continua)